sabato 25 agosto 2012

VERSIONE SECONDO SOL

Mi chiamo Sol ho 43 anni, sono argentina, sono arrivata in Italia 15 anni fa. sono laureata in Psicologia con la specializzazione in psicanalisi e grazie alla demanicomializzazione di Basaglia sono approdata a Trieste, dove ho conosciuto Dante, infermiere professionale, con cui mi sono sposata.Abbiamo iniziato un percorso insieme ed è sempre stato ricco di progetti ed idee.
Nel 2005 decidiamo di rivoluzionare la nostra vita e che abbiamo bisogno di una pausa dalle nostre rispettive professioni, le quali, anche se meravigliose, prendevano gran parte della nostra energia spirituale, in quanto lavorare con a medicalizzazione delle persone malate, cominciava ad essere pesante per noi.
Io avevo nostalgia dell'Argentina e mio marito si ne è anche innamorato nei tre viaggi che abbiamo fatto insieme nel mio paese. Inoltre mio marito ha la passione per la birra ed io il talento naturale per la cucina; quindi abbiamo aperto un Pub con cucina argentina e birre artigianali, affrescando le mura del locale come fossero un bosco patagonico e con i colori del quartiere dalla Boca di Buenos Aires degli immigrati italiani in Argentina, in onore del paese che mi ha adottato.
Per fare tutto questo decidiamo di chiedere un mutuo che si aggiungeva a quello già chiesto per la casa ed a un finanziamento chiesto per l'acquisto di un camper, che in realtà quest'ultimo è l'unico lusso che ci siamo concessi. In quel momento l'aiuto delle banche era l'unica possibilità per poter crearci un futuro autonomo, o almeno era quello che in quel momento credevamo.
Ma la crisi che investe l'Italia, non poteva ovviamente lasciarci al di fuori, ed uno stato di discreta tranquillità, si trasforma in u  inferno: la banca che continuamente chiama scrive per il rientro del mutuo erogato, la finanziaria ci telefona anche tre volte al giorno per ritardi anche di solo un giorno nel pagamento pretendendo il pagamento di multe assurde e pure illegali, il tutto condito con tassi d'interesse, che pur legalizzati, sono al limite dello strozzinaggio: in pratica si torna una volta e mezza se non due volte la somma prestata. Quindi il denaro non basta più, ci sentiamo schiavi di noi stessi e soprattutto del sistema  che inizialmente sembrava un aiuto, invece si è rivelato un incubo.
Dopa aver riflettuto su come uscire da questa situazione, decidiamo di metter tutto in vendita e di trasferirci in Argentina, ma con nostro stupore nessuno compra il nostro avviato locale, nessuno compre il nostro luminoso e ben distribuito appartamento , quindi siamo in trappola....

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