In maniera del tutto casuale, ci siamo iscritti alla mailing list delle R.I.V.E (.:: RIVE - RETE ITALIANA VILLAGGI ECOLOGICI ::.), un po' per curiosità, un po' per gioco....Ecovillaggi mah, inizialmente pensavamo fossero abitati da gente hippy o fricchettoni (come alcuni amano chiamarsi), in mezzo ai boschi in stato semi selvaggio, il tutto innaffiato dall'uso di stupefacenti di varia natura....
Nonostante questa nostra opinione non proprio edificante, decidiamo di partecipare al convegno delle R.I.V.E. di fine luglio 2012: si è aperto un mondo parallelo fantastico....
Innanzitutto c'è di tutto e soprattutto c'è moltissima gente con la testa sulle spalle che sa molto bene cosa vuole, certo ci sono anche i frichettoni, ma non stonano e comunque c'è una sorta di coesione e volontà comune a vivere in maniera ecocompatibile con la tendenza all'impatto ambientale tendente a zero.
Quindi siamo rimasti talmente basiti dalla possibilità concreta di poter vivere in modo più sano, usando il denaro in maniera consapevole al di fuori della logica consumistica, che ci sembrava di esser approdati al paese del bengodi....Ma ci sorse una domanda: ma sarà tutto vero? O ci stiamo abbagliando?
Di conseguenza decidiamo di usare le nostre ferie per conoscere quante più comunità potevamo, invece di fare turismo convenzionale, come deciso in partenza dopo il convegno. Riusciamo a visitarne 10, dopo varie vicissitudini, in quanto ad agosto queste comunità non sono sempre disponili ad accogliere visitatori e sono: Consolida, Torri, Hodos, due villaggi Del Popolo degli Elfi, Bagnaia, Geminas, Lumen, Campanara e Damanhur. Tutti diversi l'una dall'altra e non tutti iscritti alla R.I.V.E..
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